ATELIER

Pensare uno spazio atelier significa aprire le porte al mondo delle possibilità e alla creatività, vuol dire abbracciare una predisposizione di pensiero, dove si celebra la ricerca della bellezza, l’incontro dei diversi linguaggi.

È uno spazio fisico che offre infinite possibilità combinatorie e creative tra i materiali e i linguaggi. Questo progetto culturale, formativo e educativo è sensibile al pensiero pedagogico di Loris Malaguzzi, il quale sostiene che tutti abbiamo, dal momento in cui nasciamo, in dote, 100 linguaggi, 100 modi di esprimerci.

In atelier i linguaggi devono avere il potere di sapere scorrere tra di loro con facilità, perché questo modo di intrecciare i saperi e le conoscenze appartiene al modo di pensare e di agire dei bambini.

Qual è l’immagine di bambino in un contesto atelier?

È un bambino capace, curioso, competente, autonomo, unico, creativo, espressivo, ricercatore, costruttore di conoscenza e di teorie, comunicatore e collaboratore.

Qual è il ruolo dell’atelier nell’educazione? « L’atelier diffonde nella cultura educativa un approccio al fare sperimentando, alla sensibilità dei materiali, all’empatia, a mantenere sempre connesse la ragione e l’immaginazione, non separare l’intelligenza dalle mani del corpo a quella della mente, a mantenere una continua relazione tra realtà fisica e realtà virtuale, a cercare ad apprezzare la bellezza, ad avere cura dell’ambiente, a rendere visibile e dare corpo a concetti attraverso tecniche e strumenti diversi, ad ampliare i concetti.» (Vea Vecchi)

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